La ricetta di oggi ce la invia Elisa di "L' Cas' Marcieglie". Elisa è una persona di grande carisma, la cui competenza, passione per il proprio lavoro e l'orgoglio delle proprie radici che sprigiona da ogni suo gesto riescono davvero a trasportare chi la ascolta in un'altra dimensione.L'Case'Marcieglie (in italiano "Le case di Marcello") si trovano a San Donato Val di Comino, nell'incantevole cornice dei monti del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. La storia di questo borghetto, ci racconta Elisa, ha avuto inizio nel 1600 quando un suo avo, Marcello Gentile, costruì una prima stanza a cui ne aggiunse in seguito altre ampliando con scale, porte ed archi di ogni misura.Marcello veniva considerato una persona abbiente perché possedeva un bue ed un asino e quindi poteva lavorare la terra con gli animali. All'inizio del '900 alcuni dei fratelli Gentile, pronipoti di Marcello proprietari delle Case, migrano in America: nell'abitazione resta la nonna di Elisa, Lucia,

insieme al marito Donato Gentilucci ed ai dieci figli fino alla fine degli anni '60. Negli anni '70 la famiglia si trasferisce e la casa resta disabitata ed usata come fienile fino all'inizio di questo secolo.
... fin quando Elisa non decide di restaurarlo trasformandolo, nel rispetto dell'architettura originario, in un moderno agritusimo con fattoria didattica, che ha lo scopo di"sensibilizzare l'ospite sui temi dello sviluppo sostenibile, l'agricoltura di qualità, la corretta alimentazione, la cultura e l'identità, la riscoperta del saper fare, la convivenza tra animale e uomo."

Ma l’orgoglio, il senso di identità non vengono trasmessi solo nell’ attenzione per la conservazione dell’architettura originale e nella voglia di insegnare la cultura contadina. Quando le chiediamo come mai i prezzi siano così contenuti lei risponde <<qui devono poterci venire tutti perché io so bene cosa voglia dire essere lasciati fuori, “non poterselo permettere”>>Ascoltare i racconti e le “invettive” di Elisa varrebbe già la pena di una visita, ma considerati i paesaggi incantevoli e l'ottima cucina contadina non si può davvero resistere alla tentazione di un soggiorno qui!
LA M'NESTRA
Piatto unicoBreve storia
Piatto molto ricco, pasto principale della giornata contadina che variava negli ingredienti in base alla stagione.
La preparazione richiedeva diverse ore di cottura: per questo una donna, quasi sempre la più giovane della famiglia, si alzava alle cinque del mattino per portare il piatto pronto sui campi a mezzogiorno.
Il condimento principale era l’osso di prosciutto (GLIE C'NN'TUR) che veniva addirittura riutilizzato più volte e prestato anche ai vicini.
Ingredienti
Pezzi di prosciutto, cotechino, cipolle, aglio, peperoncino, olio, pomodoro, legumi misti, patate, carota, verdure di stagione, pane raffermo.In inverno: cime di rapa;in primavera: verdure di campo;in estate: cime di zucca e zucchine.
Della serie: Chiù c' mitt e chiù c' truov (più ci metti e più ci trovi).
Modalità di preparazione
Mettere in una pentola la carne di maiale, cotechini, pezzi di prosciutto con l’acqua, aggiungere tutte le verdure sminuzzate; quando le verdure sono ben cotte aggiungere i legumi cotti precedentemente.
Versare il tutto sul pane raffermo tagliato a dadini, soffriggere aglio e peperoncino e versarlo sul piatto preparato.
Coprire e lasciare riposare per mezzora.
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