sabato 4 aprile 2015

Mozzati all'amaro Teggiano



Oggi ho preparato questi biscotti all'amaro Teggiano che è un "dolce amaro" promosso con passione da due ragazzi simpatici e orgogliosi delle proprie origini. Teggiano è un antico borgo medievale che non suonerà familiare alla gran parte dei lettori ma che gode di ben altra fama in America Latina.
Tutto ha inizio nel 1871, dopo dieci anni di sanguinose guerre si conclude la rivolta dei briganti e il meridione d’Italia inaugura un’altra fase della sua storia post-unitaria: l’emigrazione. Il 21 Aprile 1871 Pio IX proclama Santo Cono Indelli, protettore e patrono di Teggiano. E così insieme agli emigranti sbarca in Uruguay anche San Cono che diventa il riferimento della comunità italiana nella difficile fase di integrazione tra i migranti italiani, le autorità locali e la Chiesa. Per 17 anni nessun prete dirà messa nella cappella che i devoti italiani erigono nel paese di Florida ed il 3 giugno, data della morte di San Cono, vengono celebrate due processioni separate: quella ufficiale della Chiesa al mattino e quella della comunità italiana il pomeriggio. Ma gli italiani verranno premiati per la loro devozione quando, 


il 5 giugno del 45 due giorni dopo la ricorrenza del Santo, il primo premio della lotteria nazionale viene vinto nel paese degli emigranti devoti a San Cono da un numero che termina con 03.
Le vincite si susseguiranno a tal punto da obbligare i gestori del lotto a proibire la giocata del numero 3 durante le settimane prossime alla data del 3 giugno.
Ma la popolarità di San Cono non si ferma al gioco del lotto. Nel 1950 la finale dei mondiali di calcio si disputa allo stadio Maracanà tra i padroni di casa del Brasile e l’Uruguay. Per battere il Brasile serve un miracolo e infatti il capitano dell’Uruguay promette di andare in pellegrinaggio a piedi da Montevideo al santuario di San Cono in caso di vittoria. La partita termina 2 a 1 per l’Uruguay: 2+1 = 3 il numero di San Cono e reti di due emigranti italiani: Schiaffino e Chiggia. Nella cappella del Santo tra gli ex voto si possono ancora trovare la maglia del capitano della nazionale e il pallone della finale.  E ancora nel 2011 si disputa la finale di Coppa America tra Uruguay e Paraguay. Edinson Cavani indossa la maglia numero 21, risultato: 3-0 per l’Uruguay.
Insomma in Uruguay prendono la faccenda davvero sul serio a tal punto che sul web si trovano “rituali per San Cono” con preghiere come questa:
Dios clemente y misericordioso, en tu Omnipotente Trinidad yo confío y espero y por la mediación de San Cono te pido salud, trabajo y unión de mi familia. Señor, yo no quiero pecar pidiéndote suerte en el azar, pero cuando tú quieres nos puedes tender por medio de San Cono una mano para ganar una apuesta: Si es el 03 porque es el día de su muerte; si es el 7 y al 07 porque es el número que suman las letras del nombre de San Cono; si es el 18 es por la edad que falleció; si es el 11 porque es el número de su Iglesia en Florida (Uruguay); si es el 60 es porque cuando trajeron su imagen de Italia en una de sus sandalias estaba ese número; si es el 72 es porque es la terminación del año en que fue canonizado en Roma; si es el 85 es la terminación del año en que se inauguró su Iglesia. Señor, si soy merecedor de tu gracia, por medio de San Cono concédemela. Amén.


Questa è una storia di speranze, di illusioni e di emigrazione. E visto che emigranti e briganti sono state due facce della stessa medaglia della storia del mezzogiorno, questo post è dedicato con simpatia agli amici di briganti.info.  Buon appetito e ….buona fortuna!



Ingredienti



3 uova
500 g di farina
200 g di zucchero
150 g di burro
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
1 bicchierino di Amaro Teggiano
1 cucchiaio di cacao amaro
Per la glassa
Zucchero e acqua a piacere









Esecuzione

Preparare la pasta frolla impastando tutti gli ingredienti esclusi l'amaro ed il cacao.

           

Dividere l'impasto a metà e aggiungere ad una metà il cacao e il liquore ed impastare nuovamente.



Creare una sorta di treccia e mettere su una teglia foderata con carta forno


Glassare con zucchero e acqua ed infornare a 180°









Una volta sfornata tagliare a tozzetti e far asciugare in forno pochi minuti


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